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martedì 29 gennaio 2013

J.S.Bach Fuga n.6, dal Clavicembalo ben temperato



J.S.BACH: Fuga n.6 dal clavicembalo ben temperato (I libro)


La fuga è una composizione polifonica vocale o strumentale in un solo tempo. Rappresenta il massimo esempio di scrittura contrappuntistica (sovrapposizione di due o più linee melodiche). Nella fuga  le melodie si rincorrono passando da un registro all’altro dando così vita ad un’ imponente architettura sonora.
Gli elementi fondamentali della fuga sono il soggetto, la risposta e il controsoggetto.
Il soggetto è l’idea melodica principale e propulsiva, la risposta è la trasposizione del soggetto ad un altro registro, se è trasposto alla 5° si dice reale se trasposto alla 4° si dirà tonale. Il controsoggetto contrappunta, dopo la prima entrata, il soggetto che si ripresenta nei vari registri. Il controsoggetto può essere uno o più di uno o cambiare ogni volta.
La fuga dal punto di vista formale può essere divisa in varie parti: Esposizione, Divertimenti, Stretti,  Pedale.
Nell’esposizione si ascoltano le entrate del soggetto nelle varie voci contrappuntate dal controsoggetto  e da parti libere. Una fuga inizia sempre o quasi sempre con l’esposizione del solo soggetto. L’ordine di entrata delle voci è libero anche se ci sono schemi più usuali di altri. Nei divertimenti il compositore sfrutta l’ elaborazione del materiale dell’esposizione. Qui l’arte del contrappunto ha modo di esprimere le sue infinite possibilità combinatorie. Gli stretti sono le entrate ravvicinate del soggetto e della risposta. Tali stretti possono anche essere assenti come spesso accade in Bach.
Il pedale consiste in una nota che persiste in mezzo ad accordi che possono essere anche estranei, mantenendo con la sua persistenza la sensazione della tonalità iniziale. Nella fuga è generalmente usato quello  di dominante prima degli stretti e quello di tonica alla fine.
Questa fuga è tratta dal clavicembalo ben temperato di J.S. Bach opera in due libri contenente preludi e fughe in tutte le 24 tonalità, il primo libro è stato scritto nel 1722, il secondo nel 1744. Il termine Ben temperato è in riferimento al moderno sistema di intonazione equabile (suddivisione dei semitoni in parti uguali) contrapposto al sistema  mesotonico usato precedentemente.

( i riferimenti temporali sono riferiti all’esecuzione di Kenneth Gilbert. Il minutaggio dalla fuga comincia da 1.40 perché prima viene eseguito il preludio. Nel video l’entrata dei soggetti è evidenziata con theme.


Descrizione elementi
Riferimenti temporali
Tonalità: re minore; tempo3/4; Fuga a tre voci (soprano,contralto,tenore)

Esposizione:
 soggetto al soprano
1.40-1.58
1.40-1.46
Risposta reale al soggetto del contralto
1.46-1.52
Soggetto al tenore
1.54-1.58
2 controsoggetti (cs):
cs1 contrappunta  inizio risposta reale
contrappunta il cs2
contrappunta l’inizio dell’entrata del soggetto al tenore
cs2 contrappunta fine risposta reale
cs2 contrappunta il cs1

1.46
1.50
1.54
1.48
1.49

Sviluppo:
soggetto inizio alla 2° poi alla 4°
divertimento
stretto
soggetto al soprano
risposta al contralto con soggetto invertito
soggetto al tenore
stretto
soggetto al tenore
soggetto invertito al soprano
segue divertimento stretto, divertimento, divertimento

1.59
2.03

Finale
Pedale di tonica
Cadenza sul I maggiore (Piccardia)

3.28
3.31



                                                                                                    di Lyra d'Orfeo





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