Nasce in Germania, da una famiglia ebraica, Hannah Arendt. Studentessa di filosofia all'Università di Marburg,
segue le lezioni di Martin Heidegger, con cui intreccia una relazione
sentimentale, ma quando, più tardi scopre le simpatie naziste del
filosofo, se ne allontana. La Arendt
si laurea con una tesi sul concetto di amore in sant'Agostino,
pubblicata nel 1929. Poiché l’avvento del nazismo le preclude, viste le
sue origini, la possibilità di una carriera accademica, lascia la
Germania e si trasferisce prima in Francia e poi negli Stati Uniti, dove
risiederà fino alla morte. Tra le sue opere, “Le origini del totalitarismo”, “Ebraismo e modernità” e “La banalità del male”. La filosofa e storica tedesca muore a New York nel 1975.

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