" Non possiedo un'estetica...non credo alle estetiche...astrazioni inutili...nient'altro che stimoli o strumenti occasionali"
J. L.Borges
Elogio dell'ombra, pubblicato la prima volta nel 1969, con cui Borges
torna alla formula che alterna versi e prosa, segna un momento di
insuperata intensità nella vicenda poetica e umana dell'autore. Vicenda
umana che lo stesso Borges ripercorre nell' Abbozzo di autobiografia
- inserito in questo stesso volume - dettato a Norman Thomas Di
Giovanni, suo traduttore in inglese, nel 1970: una testimonianza ironica
e sentimentale, irrinunciabile per accostarsi alla sua opera.
Traduzione con testo spagnolo a fronte. Ottimo per poterlo leggere nella sua lingua originale.
Da: " Una Preghiera" :
".....Il processo del tempo è una trama di effetti e di cause, di modo
che chiedere qualsiasi mercede, per infima che sia, è chiedere che si
rompa un anello di quella trama di ferro, è chiedere che si sia già
rotto. Nessuno merita tale miracolo. Non posso supplicare che i miei
errori mi siano perdonati; il perdono è un atto di altri e io soltanto
posso salvarmi. Il perdono purifica l'offeso, non l'offensore, con il
quale il perdono quasi non ha relazione. La libertà del mio arbitrio è
forse illusoria, ma posso dare o sognare che do. Posso dare il coraggio,
che non ho; posso dare la speranza, che in me non alberga; posso
insegnare la volontà d' imparare quel che so appena o intravedo. Voglio
essere ricordato meno come poeta che come amico........"
Per seguire il video "Conversazione con Borges" clicca qui
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