sito

sabato 26 gennaio 2013

Heidegger, Essere e tempo



Essere e tempo" di Heidegger è all'origine di alcuni dei più significativi sviluppi della cultura del Novecento. E non solo di quella filosofica, poiché quest'opera ha lasciato tracce profonde nella teologia, nella letteratura, nella psichiatria. Di per sé, tuttavia, "Essere e tempo" si presenta come un'elaborazione originale e innovativa di una delle domande filosofiche fondamentali, la domanda sul senso di ciò che diciamo "essere".


"L'«esistenza», non è un termine che si attagli agli oggetti. Essa è il requisito e il modo d'essere esclusivo dell'uomo, cioè del vero «esserci», di ciò che Heidegger chiama il Dasein . E,invero, solo l'uomo e non altri ha la possibilità di rompere la compattezza del mondo facendo echeggiare, nel silenzio dell'universo, la sua domanda, il suo«perché». Solo lui è capace di pro-tendersi fuori di sé, cioè di trascendersi, nel tentativo di riferirsi all'«essere».Sennonché, in questo oltrepassamento di sé, che è poi la libertà, l'uomo è destinato allo scacco. Nel tentativo di trascendersi, egli ricade nel mezzo del mondo e ne subisce le imposizioni. La disperata ascesa verso la libertà si converte nel suo contrario: cioè in condizionamento. L'uomo si scopre un essere finito, gettato nel mondo....
 ...... l'uomo, oltre che percepirsi come irrimediabilmente finito, scopre nell'essere destinato alla morte la sua estrema libertà. In altre parole, vivere per la morte significa comprendere l'impossibilità e l'assurdità dell'esistenza in quanto tale.
Temi forse più stoici che romantici e nei quali è da rilevare anche il ripudio di ogni metafisica consolatoria. In questo contesto, l'incontro di Heidegger con La morte di Ivan Ilic, lo straordinario racconto di Leone Tolstoj. Contro una tradizione millenaria di tipo platonico-cristiana, dove l'uomo è sempre una creatura di Dio, campeggia la rivendicazione inconsueta che l'uomo è un ente finito".

da Lucio Colletti , In morte di Heidegger articolo apparso su L'Espresso del 6 Giugno 1976

Vattimo spiega Heidegger in tre video:
clicca qui

Nessun commento:

Posta un commento