CATULLO
( Verona, 84 a.C. – Roma, 54 a.C.)
Catullo, rappresenta con le sue opere un modo nuovo di concepire la poesia, viene denominato infatti spregevolmente da Cicerone “poeta novo”. Rifiuta i toni epillici e mitici in uso in quel tempo. La sua poesia si fa breve, piccola con tematiche del quotidiano, in questo senso “moderna”. Usa, dietro l’apparente semplicità, una tecnica raffinatissima. Il primo ad inventare una poesia che rifiutasse la magniloquenza fu Callimaco nel III sec. a.c. ma fu un episodio che non ebbe ulteriori sviluppi. Catullo è il primo cantore del dualismo sentimentale, quel dualismo che pervaderà tutta la poesia a carattere amoroso di tutti i tempi.
- Carme
LXXXV - Odi et amo –
Odio e amo.
Forse mi chiederai come sia possibile,
non so, ma è
proprio così, e mi tormento. (
Trad. Salvatore Quasimodo).
Il contrasto di sentimenti è
argomento largamente trattato dalla letteratura, dalla filosofia, dalla scienza e dalla musica, in tutte le epoche e in
tutto il mondo.
In senso filosofico, Empedocle ( 490 a. C.- 430 a.C.) fonda la sua teoria
sul Dualismo in cui si afferma che amore e odio sono due forze naturali e non
sono sinonimi di bene e male.
Ma anzi, sono forze utili
entrambe allo svolgimento della vita, in quanto l’amore al suo punto estremo, è
perfetta armonia e proprio per la sua perfezione è immobile, non vitale. Il
caos per contro è disgregazione e nel suo punto estremo non ha alcun potere di
creare unità e quindi forma vitale. Soltanto un equidistanza tra i due
sentimenti garantisce l’equilibrio e quindi la vita.
Questa ipotesi di convivenza
dell’ossimoro amore–odio potrebbe essere suggellata anche da un’ ultima
ricerca scientifica, infatti nel 2008 uno studio scientifico inglese ha
pubblicato i risultati di un indagine sul cervello umano in riguardo ai meccanismi
dei due sentimenti. Dallo studio risulta che il circuito neurale dell’odio ha
numerose parti in comune con il circuito dell’amore, anzi sono attivati dalle
stesse aree e dai medesimi meccanismi bio-chimici. Risulta però che l’odio è
più razionale dell’amore, infatti gran parte della corteccia cerebrale
associata a giudizio e raziocinio rimane attiva cosa che invece non accade nel
sentimento dell’amore.
di Lyra d'Orfeo