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sabato 26 gennaio 2013

Catullo, primo poeta "moderno"



CATULLO
  ( Verona, 84 a.C. – Roma, 54 a.C.)


Catullo, rappresenta con le sue opere un modo nuovo di concepire la poesia, viene denominato infatti spregevolmente da Cicerone “poeta novo”. Rifiuta i toni epillici e mitici in uso in quel tempo. La sua poesia si fa breve, piccola con tematiche del quotidiano, in questo senso “moderna”. Usa, dietro l’apparente semplicità, una tecnica raffinatissima. Il primo ad inventare una poesia che rifiutasse la magniloquenza fu Callimaco nel III sec. a.c. ma fu un episodio che non ebbe ulteriori sviluppi. Catullo è il primo cantore del dualismo sentimentale, quel dualismo che pervaderà tutta la poesia a carattere amoroso di tutti i tempi.


 -  Carme LXXXV   - Odi et amo –

Odio e amo. Forse mi chiederai come sia possibile,
non so, ma è proprio così, e mi tormento.                                          ( Trad. Salvatore Quasimodo).

Il contrasto di sentimenti è argomento largamente trattato dalla letteratura, dalla filosofia, dalla  scienza e dalla musica, in tutte le epoche e in tutto il mondo.
In senso filosofico, Empedocle ( 490 a. C.- 430 a.C.) fonda la sua teoria sul Dualismo in cui si afferma che amore e odio sono due forze naturali e non sono sinonimi di bene e male.
Ma anzi, sono forze utili entrambe allo svolgimento della vita, in quanto l’amore al suo punto estremo, è perfetta armonia e proprio per la sua perfezione è immobile, non vitale. Il caos per contro è disgregazione e nel suo punto estremo non ha alcun potere di creare unità e quindi forma vitale. Soltanto un equidistanza tra i due sentimenti garantisce l’equilibrio e quindi la vita.

Questa ipotesi di convivenza dell’ossimoro amore–odio potrebbe essere suggellata anche da un’ ultima ricerca scientifica, infatti nel 2008 uno studio scientifico inglese ha pubblicato i risultati di un indagine sul cervello umano in riguardo ai meccanismi dei due sentimenti. Dallo studio risulta che il circuito neurale dell’odio ha numerose parti in comune con il circuito dell’amore, anzi sono attivati dalle stesse aree e dai medesimi meccanismi bio-chimici. Risulta però che l’odio è più razionale dell’amore, infatti gran parte della corteccia cerebrale associata a giudizio e raziocinio rimane attiva cosa che invece non accade nel sentimento dell’amore. 
                                                                                                        
di Lyra d'Orfeo

2 commenti:

  1. Non è proprio esatto dire che Catullo rifiuta il mito (si veda la seconda parte del libellus catulliano, con il carme 64 e La chioma di Berenice callimachea..comunque carino anche il tuo novello blog! Spero continuerai a visitarmi :-))

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  2. Grazie per il tuo intervento e la tua precisazione. Sicuramente ci incontreremo ancora nei rispettivi blog.

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