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domenica 17 febbraio 2013

Umberto Galimberti, Gli equivoci dell'anima

Un libro sulle trasformazioni del concetto d'anima. Una storia dell'anima attraverso i suoi testimoni: Platone e Nietzsche. Il primo che affida all'anima il compito di stabilizzare il linguaggio in modo che questo possa prodursi in designazioni non equivoche; il secondo perchè smobilita tutte le stabilità, le espone al vento del disgelo per liberare tutte le possibilità espressive che la maschera platonica aveva trattenuto. Tra i due l'Occidente e la sua storia: Plotino e la Gnosi, Schopenauer e il Romanticismo per continuare con Freud e la psicoanalisi, Husserl e la Fenomenologia, Heiddegger e l'ermeneutica che hanno tentato di liberare l'anima dal giogo dell'idea, ma la loro opposizione al platonismo si è rivelata di segno uguale anche se apparentemente contrario.         
  (dall' Introduzione al libro).


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