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sabato 2 febbraio 2013

Tre poeti spagnoli del Primo Novecento


Garcia Lorca, Machado, Jiménez.




          Manuel De Falla, Homenaje pour  Le Tombeau De Debussy, chit. Julian Bream 
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 La chitarra
Federico Garcia Lorca
                                                                                   
Incomincia il pianto
della chitarra.
Si rompono le coppe
dell'alba.
Incomincia il pianto
della chitarra.
E' inutile
farla tacere.
E’ impossibile
farla tacere.
Piange monotona
come piange l'acqua,
come piange il vento
sulla neve.
E' impossibile
farla tacere.
Piange per cose
lontane.
Arena del caldo meridione
che chiede camelie bianche.
Piange freccia senza bersaglio,
la sera senza domani,
e il primo uccello morto
sopra il ramo.
Oh, chitarra,
cuore trafitto
 da cinque spade!

(Trad. Carlo Bo)


 

da : Solitudini 
VIII
Antonio Machado

Io ascolto i canti
di vecchi motivi
che i bimbi cantano
in coro giocando,
e spandono in coro
anime sognanti
come versano acqua
le fonti di pietra:
con monotonie
di risate eterne,
che non sono allegre,
con vecchie lacrime
che non sono amare
 e dicon tristezze,
tristezze di amori
di antiche leggende.

Con labbra bambine,
recan le canzoni
la confusa storia
e la chiara pena;
come chiara l’acqua
reca la sua fiaba
degli antichi amori,
che mai si narrano.

Giocando all’ombra
d’una piazza antica,
cantavano i bimbi….

la fonte di pietra
versava il cristallo
di leggenda eterno.

Cantavano i bambini
ingenue canzoni
di ciò che passa
e non arriva mai:
la confusa storia
e la chiara pena.

Versava la fonte
la sua fiaba eterna:
svanita la storia
narrava la pena.

(Trad. Claudio Rendina )




 
da: Eternità
IV
Juan Ramon Jiménez

Scaglia la pietra di oggi;
dimentica e dormi. Se è luce,
la troverai domani
nell’aurora, diventata sole.

(Trad. Claudio Rendina)




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